Itinerario PARMA: TRA CHIOSTRI E CUPOLE











L'itinerario che proponiamo collega i luoghi più significativi dell'arte del Rinascimento Parmigiano, in particolare vi porta ad ammirare gli affreschi su volte e cupole di Correggio e Parmigianino, nei Monasteri di San Paolo e San Giovanni, nella Cattedrale e nella Chiesa Magistrale della Steccata e di sostare nel silenzio dei chiostri. Vi immergerete nella storia di Parma tra la fine del 400 e l'inizio del 500, un periodo di grande splendore culturale ed artistico. I luoghi sono abbastanza vicini tra loro e l'itinerario si può compiere comodamente a piedi in 2/3 ore. Iniziamo il percorso dal MONASTERO DI SAN PAOLO - Via Melloni, 1 - TUTTA ZONA ZTL - Diversi stalli in zona e fuori dalla ZTL, PARCHEGGIO MULTIPIANO TOSCHI, Viale Paolo Toschi, 2 - http://www.apcoa.it/parking-in/parma/toschi.html. La struttura, di grande ampiezza, occupa un'area tra Via Melloni, Borgo del Parmigianino, Via Giordani e Strada Garibaldi, oggi, dopo un lungo periodo di abbandono, riuso e decadenza, parzialmente restaurato è sede di importanti istituzioni pubbliche. Da visitare: CAMERA DI SAN PAOLO: pregevole stanza dipinta nella volta da Correggio nell'appartamento privato della Badessa - Accessibile. CELLA DI SANTA CATERINA: ai margini del giardino, si trova una piccola Cappella dedicata a Santa Caterina di Alessandria, realizzata da Alessandro Araldi (1460-1528). Gli affreschi raccontano la disputa di Caterina di fronte all'Imperatore Massimino e Santa Caterina con San Gerolamo in elegante stile rinascimentale. GIARDINI DI SAN PAOLO: (ora parco pubblico ad ingresso libero) era l'area del convento occupata dagli orti ad uso della comunità monastica e della Badessa. Vi sono diversi Chiostri intorno ai quali si articolano ambienti suggestivi, alcuni ancora in attesa di restauro, altri occupati da istituzioni culturali elencate di seguito. PINACOTECA STUARD: Accessibile (toilette accessibili e presenza di ascensore). Articolato intorno ad un piccolo chiostro ma raffinato, il percorso espositivo di 22 stanze, conserva pregevoli reperti di pittura, scultura, incisioni dal periodo medievale all'ottocento frutto della collezione privata di Giuseppe Stuard. Nel complesso sono presenti anche le BIBLIOTECHE GUANDA ED ALPI ed il Castello dei Burattini ossia MUSEO FERRARI che si affacciano sul chiostro grande e sul chiostro vecchio. Uscendo dal complesso di San Paolo in Via Melloni, sulla sinistra si incontra l'ingresso della Galleria San Ludovico, l'antica Chiesa del Monastero, oggi sede di mostre temporanee. Si percorre Via Cavour (una delle strade dello shopping) si prende la prima a sinistra, Via al Duomo, e si gode subito della strepitosa inquadratura della facciata del Duomo con il campanile e sulla destra il Battistero. Nei pomeriggi di sole il colore rosa del marmo di Verona è il protagonista assoluto di questo angolo di bellezza. Costeggiamo il lato destro del Duomo (entreremo dopo) e dietro l'abside si apre Piazza San Giovanni. In fondo, la bellissima facciata barocca della CHIESA DI SAN GIOVANNI EVANGELISTA che custodisce opere di grande pregio e sul lato sinistro l'ingresso al monastero. MONASTERO DI SAN GIOVANNI EVANGELISTA: benedettino maschile, mantiene ancora oggi la destinazione originaria. La Chiesa completamente affrescata all'interno, custodisce il secondo capolavoro di Correggio: la CUPOLA CON LA VISIONE DI SAN GIOVANNI oltre ad altri affreschi importanti che decorano tutta la chiesa e le cappelle. Usciti dalla Chiesa prendiamo sulla destra Borgo Pipa, si costeggia il muro perimetrale del Monastero dove si apre l'ANTICA SPEZIERIA BENEDETTINA, un tempo azienda leader della farmacopea cittadina, è un luogo affascinante e suggestivo in cui si possono ancora ammirare alambicchi, storte ed albarelli, i vecchi strumenti usati dai monaci per la lavorazione delle erbe officinali e la preparazione degli antichi medicinali. Torniamo in Piazza Duomo, entriamo nella CATTEDRALE per ammirare l'ultimo capolavoro di Correggio ossia la CUPOLA DEL DUOMO con l'Ascensione della Vergine. In un vortice di nuvole ed angeli, dove tutto si muove, a stento si riconosce Maria che attende di salire al cielo divino. Usciamo dalla Cattedrale, percorriamo Via al Duomo, poi a sinistra Via Cavour fino a Via Mameli che porta in Piazza della Steccata per vedere l'ultima grande impresa rinascimentale: l'affresco del VOLTONE DEL PARMIGIANINO sopra l'altare. Per entrare in Steccata è necessario farsi aprire la porta laterale sulla destra dove c'è uno scivolo. La Basilica Magistrale di SANTA MARIA DELLA STECCATA la cui realizzazione è iniziata a partire dal 1521 in forme rinascimentali nel luogo dove sorgeva un piccolo oratorio che ospitava una immagine miracolosa che era protetta da uno steccato per salvaguardarla dalla folla. Da qui il nome Steccata. La Chiesa a pianta centrale, con una grande cupola e i quattro arconi affrescati da artisti locali tra cui Parmigianino, conserva importanti opere di scultura. Fine del percorso a pochi passi da dove abbiamo iniziato.
occupato da pochi monaci che gestiscono tutto il complesso che visitabile solo in parte. Meritano una visita i tre chiostri, il primo con leggere colonne ioniche, il secondo cui si accede dalla sala capitolare, e il terzo o di San Benedetto, con affreschi del 1510 circa. La Biblioteca del Monastero presenta ambienti cinquecenteschi affrescati e possiede circa 20.000 volumi, tra cui codici miniati del '400 e del '500.
Edificata in stile romanico a partire dal 1074 a seguito dell'incendio che distrusse la precedente Basilica Paleocristiana, conserva l'impianto longitudinale a tre navate con transetto presbiterio rialzato e cripta tipicamente medievale. Troviamo importanti sculture romaniche: i leoni stilofori all'esterno di Giambono da Bissone, i capitelli all'interno con decorazioni vegetali naturali, narrazioni mitologiche e bibliche, un tempo policrome e la Cattedra Episcopale ornata di sculture simboliche ed allegoriche. Un pezzo di grande pregio la Deposizione di Benedetto Antelami, un altorilievo rappresentante la Deposizione di Cristo dalla Croce tra angeli e personaggi, datata 1178 e firmata. Oggi collocato nel transetto destro (non accessibile per presenza di gradinata). Un tempo faceva parte di un ambone quadrato. Tutta la Cattedrale ricoperta da affreschi rinascimentali: di grande pregio la Cupola di Correggio e il "Ciclo di Lattanzio Gambara" sui lati della navata centrale con scene del Nuovo Testamento e figure allegoriche e nell'abside Cristo in gloria di Gerolamo Mazzola Bedoli. Interessanti anche le cappelle gentilizie. La Cripta (accessibile con discensore nell'ultima cappella di sinistra) caratterizzata da un fitto numero di colonnine di recupero della citt romana: sono conservate reliquie di San Bernardo degli Uberti, patrono della Diocesi.
Ultima opera di Girolamo Francesco Mazzola detto il Parmigianino (1503-1540) che, di ritorno da Roma, ha l'incarico di affrescare l'interno della Steccata. Del progetto ampio e complesso riesce a portare a termine solo l'arcone che sovrasta l'altare. Un progetto iconografico decisamente moderno che risente delle novit romane ma di difficile lettura. Si tratta di un disegno a rosoni con colori vivaci, arricchiti di animali e vegetali che riconducono ai quattro elementi della natura e sei figure femminili che sono state interpretate come le vergini sagge (con la fiaccola accesa) e le vergini stolte (con la fiaccola spenta). Parmigianino non completer la commissione per controversie con la committenza.
La Basilica Magistrale di Santa Maria della Steccata stata costruita nel sec. XVI, a pianta centrale, a croce greca di tipo bramantesco. L'esterno, di mattoni a vista presenta una grande balconata di pietra bianca che gira intorno ai bracci della chiesa e ne descrive il perimetro. L'interno completamente rivestito da affreschi realizzati da autori diversi tra cui Michelangelo Anselmi, Bernardino Gatti e il Parmigianino. Il dipinto pi pregevole il famoso Voltone del Parmigianino che sovrasta l'altare. La chiesa dal 1700 sede dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio. Nei sotterranei (non accessibili) presente il Museo Costantiniano e il Sepolcro dei Duchi Farnese e Borbone.
La collezione rappresenta l'esito della geniale e generosa intuizione di Giuseppe Stuard (1790-1834), amministratore della Congregazione di San Filippo Neri. Il percorso espositivo, dal XIV e XV secolo fino al Novecento, comprende opere di varie culture artistiche e pittoriche. Fa da schermo e fondale il piccolo chiostro binato centrale. L'itinerario transita attraverso dipinti, ritratti, cimeli, arazzi e varie testimonianze documentali della storia artistica di Parma e della stessa famiglia Stuard.
Realizzata da Correggio tra il 1526 e il 1539 su commissione dei canonici del duomo che dopo aver visto la Cupola di San Giovanni hanno voluto assicurare alla Cattedrale lintervento del Maestro. La Cupola del Duomo di dimensioni maggiori, di altezza e di diametro, suggerisce allartista una soluzione innovativa ma azzardata. Correggio pensa alla zona dellaltare come il luogo di morte della Vergine e ci fa immaginare la salita al Cielo in un vortice di nuvole che partendo dal basso la sospinge verso la Luce Divina circondata da un tripudio di Angeli e Santi che la accolgono e la circondano. Si racconta che linvenzione troppo moderna e non ortodossa non ha trovato il favore dei committenti che non hanno esitato a rifiutare il lavoro dicendo che la Vergine era circondata da un guazzatoio di rane(per via delle gambe degli angeli scomposte). Si accese una animata disputa tra gli artisti e il clero finch Tiziano, che era passato da Parma per vedere lopera tanto contestata, ne rimase talmente impressionato favorevolmente che disse ai canonici che non sarebbe stato sufficiente loro contenuto nella cupola rovesciata per pagare il Pittore. Questa sentenza dellautorevole Artista mise fine alle polemiche, la cupola non fu ridipinta e Correggio lasci offeso la citt e non vi torn pi.
Il Monastero Benedettino femminile ha origini molto antiche, probabilmente intorno allanno 1000, (di questa primitiva costruzione rimangono tracce allinterno della Pinacoteca Stuart). Il Monastero ebbe il momento di maggior sviluppo ed importanza alla fine del XV Secolo quando era centro oltre che religioso anche culturale e politico della citt. Vi erano accolte le figlie dellaristocrazia e le badesse erano potenti amministratrici di notevoli patrimoni e godevano di particolare autonomia. Ricordiamo Cecilia Bergonzi e Giovanna da Piacenza, protagoniste assolute della storia del convento tra la fine del 1400 e linizio del 1500: sotto il loro governo il monastero diventa polo culturale di interesse internazionale intorno al quale ancor oggi gli storici e gli appassionati darte si pongono interrogativi ammirando quello che resta del complesso. Le dimensioni gi dimostrano la potenza ma, da notare, lappartamento privato della Badessa che Araldi e Correggio arricchiscono con decorazioni ricche di significati non del tutto espliciti. Ma lautonomia e lapertura culturale ha vita breve e nel 1524 il convento viene sottoposto a rigida clausura, nessun esterno avr pi accesso, cos inizia loblio fino al 1794 quando vengono scoperti gli affreschi di Correggio. Nel 1810 la soppressione napoleonica determin una serie di manomissioni e un pesante stravolgimento degli interni per renderlo utilizzabile ad altri fini come uffici pubblici, militari, scolastici.
Si tratta di una pregevole stanza nellappartamento privato della Badessa Giovanna Da Piacenza allinterno del monastero Benedettino, adibita con molta probabilit a sala da pranzo o studiolo, dove Giovanna, donna di grande cultura, incontrava artisti e letterati. Nel 1519 ha commissionato al giovane pittore Antonio Allegri da Correggio la decorazione della volta con una iconografia modernissima e di grande bellezza, con contenuti il cui significato ancor oggi non del tutto chiaro e che continua ad affascinare gli studiosi. Un pergolato rigoglioso con aperture di cielo ricopre tutta la volta trasformando lambiente in un giardino illusorio, festoni di frutta pendono dal centro, alcuni putti si affacciano ridendo e giocando, le lunette contengono false sculture e la cornice inferiore propone vasellame sorretto da drappi. Sulla cappa del camino rappresentata la Dea Diana sul cocchio e una frase in latino incisa alla base che allude alle difficolt che la Badessa incontrava nella volont di indipendenza nella gestione di quel centro umanistico. Infatti pochi anni dopo il convento fu ricondotto a rigida clausura e nessuno per pi di 200 anni pot vedere il primo capolavoro di Correggio a Parma.
Il Correggio dopo il successo ottenuto presso il Monastero Benedettino femminile, riceve nel 1510, dal Monastero maschile, lincarico di dipingere la cupola della chiesa annessa al Monastero con la raffigurazione di San Giovanni Evangelista che viene accolto da Ges in cielo. Lartista costruisce un paradiso di nuvole gonfie e spumeggianti sulle quali siedono gli apostoli che hanno preceduto Giovanni. Tutti riconoscibili come vuole la tradizione, mentre al centro, in un vuoto di luce, Cristo scende a prendere Giovanni che si trova sotto le nuvole. Sulla lunetta della sagrestia rappresentato San Giovanni mentre scrive il Vangelo e ha lo sguardo in direzione del vecchio Santo che attende di salire al Cielo e guarda Cristo. Un intreccio di sguardi di grande emozione.
Sul retro del monastero ha accesso diretto dall'esterno l'Antica Spezieria di San Giovanni, storica farmacia fondata dai monaci benedettini in epoca remota. Le prime fonti certe della sua esistenza sono databili al 1201, tuttavia probabile che essa sia molto pi antica e che in origine non fosse aperta alla cittadinanza ma solo ai frati dell'abbazia. Gli attuali arredi dei locali furono realizzati tra il XV ed il XVI secolo ma la suddivisione in quattro ambienti ancora oggi visibile risale al 1766, quando i benedettini furono costretti dalle normative borboniche alla sua laicizzazione affidandone la gestione a privati. Acquistata nel 1896 dal Demanio, nel 1951, la farmacia fu trasformata in un museo aperto al pubblico.
La facciata marmorea della chiesa fu disegnata da Simone Moschino in stile tardo manierista nel 1604. L'interno a croce latina e ha tre navate coperte da volte a crociera, e cupola all'intersezione del transetto: le dodici cappelle laterali vennero affrescate da artisti per lo pi emiliani nella seconda met del Cinquecento e nella prima del secolo successivo. La grande cupola fu dipinta dal Correggio nel 1520, anticipando quella del Duomo che lo stesso Correggio esegu dal 1526. Rappresenta la Visione di San Giovanni, con l'apostolo che vede spalancarsi i cieli e comparire uno sfolgorante Cristo, che gli indica il suo posto nella cerchia degli apostoli. Per allungare il presbiterio nel 1587 venne distrutto il grande affresco dell'Incoronazione della Vergine, di cui resta oggi la parte centrale, staccata a massello, nella Galleria Nazionale di Parma.
INFORMAZIONI UTILI
PARCHEGGI: TUTTA ZONA ZTL - Diversi stalli in zona e fuori dalla ZTL, PARCHEGGIO MULTIPIANO TOSCHI, Viale Paolo Toschi, 2 - http://www.apcoa.it/parking-in/parma/toschi.html LINK INTERESSANTI: MONASTERO E CAMERA DI SAN PAOLO - http://www.museiparma.it/site/?page_id=214 - http://turismo.comune.parma.it/it/canali-tematici/scopri-il-territorio/arte-e-cultura/musei-gallerie/camera-di-san-paolo-e-cella-di-santa-caterina PINACOTECA STUARD - http://www.turismo.comune.parma.it/it/canali-tematici/scopri-il-territorio/arte-e-cultura/musei-gallerie/pinacoteca-stuard BIBLIOTECHE GUANDA E ALPI - http://www.biblioteche.comune.parma.it/alpi/it-IT/homepage.aspx - http://www.biblioteche.comune.parma.it/guanda/it-IT/homepage.aspx CASTELLO DEI BURATTINI - MUSEO FERRARI: ingresso via Melloni, 1 - http://www.castellodeiburattini.it/project/default.asp MONASTERO DI SAN GIOVANNI EVANGELISTA - http://turismo.comune.parma.it/it/canali-tematici/scopri-il-territorio/arte-e-cultura/abbazie-monasteri-santuari/monastero-e-chiesa-di-san-giovanni-evangelista SANTA MARIA DELLA STECCATA - http://turismo.comune.parma.it/it/canali-tematici/scopri-il-territorio/arte-e-cultura/abbazie-monasteri-santuari/basilica-santa-maria-della-steccata ALCUNI BAR E RISTORANTI ACCESSIBILI LUNGO IL PERCORSO: BAR MATIS - Via Garibaldi, 17 MAGHES' AND ME/LINO'S COFFEE VIA CAVOUR - Strada Cavour, 33 LOUNGE BAR T-CAFE'/PALAZZO DALLA ROSA PRATI - Strada Al Duomo, 7 BAR PANIFICIO 10 - Piazza della Steccata, 3/G